Grandi novità in arrivo per Instagram. Il social, come abbiamo ricordato nell’ultimo post del blog di You&Web ha lanciato le Reels Ads, sta cavalcando il trend dei NFT (Non Fungible Token).
Cosa sono? Facciamo un breve ripasso chiamando in causa un altro articolo pubblicato nei mesi scorsi sul nostro blog. Come specificato nel post appena linkato, i NFT sono delle informazioni digitali – dei token crittografati – che si possono trovare all’interno di una blockchain.
La loro principale caratteristica è legata al fatto di essere insostituibili. Non a caso, per definirli sono state utilizzate – da Crypto Casey per la precisione – le parole: “rappresentazione digitale di un asset unico che non può essere scambiato allo stesso modo con un altro NFT dello stesso tipo”.
Sempre più utilizzati nel mercato dell’arte – gli artisti, grazie a questi token, possono scambiare sul mercato delle opere autenticate, di riflesso più interessanti per i collezionisti – sono stati associati al nome di Instagram lo scorso 21 giugno dallo sviluppatore Alessandro Paluzzi che, tramite il suo account Twitter, ha lanciato l’indiscrezione in merito al lavoro di testing di Instagram su Collectibles.
Di cosa si tratta? Di una funzionalità che, a quanto pare, sarebbe in fase di studio con lo scopo di aiutare i creator digitali a vendere più agevolmente le proprie opere sul social.
Del possibile arriva dei NFT su Instagram ha parlato, sempre durante il mese di giugno e su Twitter, anche Sean Williams, proprietario del marchio di street wear WEIRDWILDWORLD. Williams, che ha sentito parlare dei Non Fungible Token nel settembre 2020, come rivelato su Forbes ha ricevuto, lo scorso 4 maggio, una mail speciale da un membro dello staff di Instagram.
Nel messaggio in questione, che la celebre rivista ha pubblicato, si sonda il suo interesse in merito alla partecipazione a un evento privato dedicato proprio ai creator e ai vantaggi dei NFT.
Cosa c’è dietro a questa (possibile) novità di Instagram
Oggi come oggi, da Instagram non è arrivata alcuna ufficializzazione in merito all’effettiva implementazione dei NFT. Nel sopra citato post di Paluzzi, si parla della futura possibilità, da parte degli utenti, di presentare offerte nel corso delle aste NFT e di raccontare i risultati ottenuti attraverso le Stories.
A questo punto, è naturale chiedersi cosa ci sia dietro a questa (possibile) novità di Instagram. Alla domanda in questione si possono dare varie risposte. C’è chi parla della volontà di dare spazio a nuovi comportamenti di acquisto nell’app. Ciò avrebbe senso se si considera il trend di crescita generale del social commerce, di cui abbiamo parlato in uno degli ultimi articoli del nostro blog.
Un altro punto di vista è quello legato alle parole di Adam Mosseri, Head di Instagram che, nel corso di un’intervista a The Information, ha parlato della necessità di facilitare le relazioni tra creator e fan attraverso la possibilità, per questi ultimi, di abbonarsi e di accedere a contenuti esclusivi.
Sempre nell’ambito della sopra citata intervista, ha specificato come, tra gli artisti che vendono le loro opere tramite NFT, Instagram sia la piattaforma preferita per mostrare il proprio lavoro.
Le mosse di Twitter
Di implementazione dei NFT sulle piattaforme social si parla non solo in merito a Instagram. Gli occhi di chi lavora con i social sono puntati anche su Twitter. La vicinanza del social dei cinguettii ai Non Fungible Token non è certo cosa nuova. Non dimentichiamo infatti che Jack Dorsey, fondatore della piattaforma, ha venduto il suo primissimo post su Twitter proprio sotto forma di asset digitale.
La svolta più recente riguarda la scelta di mettere a disposizione 140 NFT sulla piattaforma Rarible, sette GIF – ciascuna delle quali disponibile in 20 versioni – fornite gratuitamente agli utenti che hanno interagito con i profili ufficiali del brand. Questa mossa è stata considerata una sorta di test in vista di progetti di maggior respiro.