Facebook punta sul social commerce: le nuove opportunità per chi vende online

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Il social commerce, ossia l’approccio agli acquisti online che vede come punto di partenza le piattaforme di networking, è in continua ascesa. Come in tanti altri casi, anche in questo le restrizioni sociali imposte per contenere il contagio da Covid hanno cambiato lo scenario. Per rendersene conto, basta  rammentare che il celebre sito eMarketer, punto di riferimento internazionale nodale per chi vuole rimanere sul pezzo con i dati relativi al digital marketing, dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria ha dovuto rivedere le sue previsioni.

Guardando al caso specifico degli USA, si parla infatti di una crescita effettiva quasi raddoppiata e passata dal 19,8% a oltre il 37. A guidare questa corsa al social commerce ci pensa Facebook. In merito all’approccio allo shopping tramite le piattaforme dell’ecosistema di Menlo Park sono interessanti i numeri presentati ufficialmente da Instagram che ricordano come, già nel 2017, il 70% dei consumatori utilizzasse il social per scoprire nuovi prodotti.

La pandemia ha messo il turbo a tutto ciò e, oggi come oggi, i brand si trovano ad affrontare la sfida del passaggio tra fornire informazioni e incentivare le vendite. Come sta rispondendo Facebook? Dopo aver parlato, in uno degli ultimi post pubblicati sul blog di You&Web, degli strumenti forniti da Google alle aziende che vogliono dare una svolta alle vendite online, vediamo come si sta muovendo il social di Menlo Park.

Da Shops on WhatsApp agli elenchi dei prodotti sul Marketplace: tutte le novità di Facebook per chi vende online

Sono diverse le novità che Facebook sta mettendo in campo per le aziende che vendono online. Tra queste, spicca senza dubbio l’annuncio del lancio di Shops on WhatsApp, funzionalità grazie alla quale sarà possibile, per le aziende che vendono online, rendere disponibili i loro prodotti nell’ambiente dell’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo.

C’è chi guarda a questa novità, annunciata da Mark Zuckerberg lo scorso 22 giugno, come a una mossa strategica attesa da tempo. Quando si parla di WhatsApp, infatti, non si possono non chiamare in causa le difficoltà che Facebook ha incontrato in questi anni nel trovare una strada per la monetizzazione (gli utenti non gradiscono gli annunci né nel feed, né negli Status).

Questo stato di cose sta di fatto costringendo il social di Menlo Park a trovare un modello di entrate alternativo. C’è già chi parla di Shops on WhatsApp come di una soluzione potenzialmente molto promettente.

Un’altra funzionalità per gli e-commerce annunciata il 22 giugno da Zuckerberg è l’arrivo, nell’ambito del Marketplace, degli elenchi dei prodotti. Un aspetto degno di nota riguarda il fatto che le aziende che attiveranno Shops on WhatsApp potranno vedere i propri prodotti comparire direttamente nel feed del Marketplace (al momento, Facebook sta studiando le modalità per ottimizzare questa integrazione).

Da non dimenticare è poi l’inizio dei test della ricerca visiva su Instagram tramite intelligenza artificiale, una funzionalità che si basa sul chiaro fatto che, sul sopra citato social, i contenuti visuali sono il punto di partenza per lo shopping online.

Come dovranno muoversi le aziende?

A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i consigli per le aziende che vogliono sfruttare al meglio queste opportunità messe a disposizione dal social di Menlo Park. Innanzitutto, è opportuno ottimizzare al massimo la community sui social presidiati. A tal proposito, possono rivelarsi preziosi, se gestiti con un valido approccio strategico, i gruppi Facebook.

Come abbiamo ricordato in questo post del nostro blog, grazie a leve come gli UGC (User Generated Content, ossia i contenuti creati dagli utenti) e il focus sulle conversazioni naturali è possibile creare un valore decisivo per la crescita delle vendite.

Da non trascurare è anche il coinvolgimento di influencer (meglio se micro, creator percepiti come più autentici da parte dei follower) e, in generale, di esperti del settore in cui si opera. In questo modo, sarà molto più agevole non solo il miglioramento della brand awareness, ma anche la generazione delle appena ricordate conversazioni naturali.

Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda la qualità dei copy sui social che, proprio nell’ottica della creazione di una community coesa, devono sempre più orientati verso un equilibrio tra senso di sicurezza ed emozione (l’ultimo esempio presentato in questo articolo può servire da guida).

Cosa pensi di queste nuove funzionalità di Facebook per gli e-commerce? Vieni a dirci la tua sui social di You&Web!