Riprova sociale: come usarla per migliorare il fatturato di un e-commerce

Tempo di lettura: 3 minuti

In  che modo è possibile utilizzare la riprova sociale per migliorare il fatturato di un e-commerce? In quest’ultimo anno e mezzo, vero e proprio periodo d’oro per le vendite online, sono tantissimi gli imprenditori che si fanno questa domanda. Se ti identifichi in questa situazione, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo, nel quale parleremo dell’importanza della riprova sociale ai fini dell’ottimizzazione dei numeri delle vendite online del tuo e-commerce, mettendo in primo piano anche alcuni esempi pratici.

Riprova sociale: perché è importante per vendere online?

Il principio di riprova sociale, descritto da Robert Cialdini nel suo libro Le Armi della Persuasione, ci ricorda come il comportamento della massa sia cruciale ai fini del condizionamento di quello del singolo individuo. Perché è importante per dare il boost alle vendite di un e-commerce? Il motivo è molto semplice: la riprova sociale tocca le corde emotive degli utenti, portandoli a immedesimarsi nell’esperienza concreta di di altre persone come loro.

Soprattutto quando si parla di UGC (User Generated Content, contenuti realizzati dagli utenti), la riprova sociale – che può essere espressa attraverso foto o recensioni – viene percepita come maggiormente autentica. A questo proposito ci può venire in aiuto un’indagine di Stackla, tra le più famose piattaforme di UGC presenti online. Su 1.590 consumatori e 150 marketers B2C, il 79% circa dei soggetti inclusi nel campione considera la riprova sociale decisiva ai fini dell’orientamento delle decisioni di acquisto.

Nel momento in cui si passa dalla teoria alla pratica, è importante capire i trucchi  per ottimizzare la riprova sociale in modo da arrivare, in poco tempo, a vedere un miglioramento delle vendite del proprio e-commerce. Nei prossimi paragrafi, approfondiamo assieme questo aspetto prendendo come punto di riferimento alcuni esempi concreti.

Fai leva sulla FOMO (Fear of Missing Out)

Quando si parla di FOMO (Fear of Missing Out, paura di essere tagliati fuori), si inquadra la preoccupazione forte di chi teme di vedersi privato di qualcosa – un oggetto, un’informazione, un’occasione di interazione etc. – se non è presente online a consultare le pagine di un sito o a scrollare il feed di un determinato social. Nel momento in cui si punta a ottimizzare la riprova sociale ai fini dell’ottimizzazione del fatturato di un e-commerce è possibile fare leva su questo aspetto? Assolutamente sì!

Un esempio di questo approccio si può vedere nelle pagine dedicate ai best seller su Clarins Australia. Non appena l’utente le apre, compare in basso a sinistra un banner di piccole dimensioni che mostra il numero di utenti che, nelle ultime 24 ore, hanno visualizzato il prodotto.

Si tratta di un esempio in cui viene messa in primo piano la riprova sociale – che riguarda il comportamento della massa in senso generale e non per forza una recensione – con un approccio collaudato da tempo grazie al mondo travel.

Come abbiamo appena visto, può essere utilizzato senza problemi anche nell’ambito delle vendite al dettaglio. Ovviamente è importante procedere con metodo e impegnarsi nel tempo a testare le differenze dei risultati con un intervallo di tempo ampio – chiaro è che, se si parla delle 24 ore, il numero di utenti che hanno visualizzato il prodotto sarà potenzialmente alto – e con la riprova sociale in tempo reale.

Ispira il tuo target

Come è chiaro da queste righe, la riprova sociale rappresenta un valido strumento per fare leva sulle corde emotive del target. Muoversi da questo punto di vista significa, oltre che puntare sulla FOMO, ispirare la propria audience. Un approccio di questo tipo viene messo in primo piano da BeachBody, e-commerce che propone prodotti per il fitness e integratori dimagranti.

Attraverso post organici sul feed di Instagram – spazio social dove la community è composta da oltre 1 milione di utenti – dà spazio a una riprova sociale basata, come già detto, sull’ispirazione.

Attraverso User Generated Content – a questa tipologia di contenuti e al loro ruolo nel successo degli e-commerce abbiamo dedicato nei mesi scorsi un articolo sul blog di You&Web – sfrutta il principio della riprova sociale puntando sullo storytelling e, per esempio, narrando i cambiamenti fisici dei propri clienti e postando foto del prima e dopo.

Cosa pensi di questi consigli? Li metti già in pratica nella strategia di marketing per il tuo e-commerce? Raccontaci la tua esperienza sui social di You&Web!