In un momento che sta vedendo l’ecosistema di Menlo Park al centro dell’attenzione mondiale come mai prima per via del blackout del 4 ottobre e dell’inchiesta The Facebook Files portata avanti dal Wall Street Journal, Facebook ha introdotto da pochissimo una novità importante per la messaggistica: le chat di gruppo cross-app (ossia con il coinvolgimento di app diverse). Se vuoi sapere qualcosa di più su questa implementazione e sulle implicazioni che può avere sul tuo business, non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo.
Chat di gruppo cross-app: cosa sono?
L’annuncio dell’introduzione delle chat di gruppo cross-app è arrivato da Menlo Park lo scorso 30 settembre. Per capire di cosa parliamo di preciso, è il caso di fare un passo indietro di un anno circa, precisamente a quando Facebook ha reso ufficiale l’interoperabilità tra Messenger e Instagram (gli utenti del secondo social hanno infatti la possibilità di inviare messaggi a quelli che utilizzano il primo servizio).
Alla fine del mese scorso è stato compiuto un passo in più con l’introduzione delle chat di gruppo tra app diverse dell’ecosistema di Menlo Park. Come evidenziato sulle pagine di Social Media Today, a prima vista può sembrare un cambiamento di portata non rilevante. Se ci si ferma a riflettere, però, non è affatto così. Siamo infatti davanti a un ulteriore passo verso un obiettivo che fa parte dell’agenda di Facebook da tanti anni, ossia l’integrazione fra tutte le piattaforme di messaggistica, WhatsApp compresa.
Tutto questo, per forza di cose, mette la galassia di Menlo Park davanti a diverse sfide, in primis quella di implementare, anche per Messenger e Instagram Direct, il medesimo protocollo di crittografia, ossia l’end to end, presente su WhatsApp (opzione osteggiata nel 2019 dai governi di USA, UK e Australia che, in una lettera aperta, hanno messo in primo piano preoccupazioni relative alla sicurezza pubblica).
Le altre novità e i consigli per il tuo business
La tendenza all’integrazione di diverse funzioni in un numero ristretto di ambienti online – quello delle app dell’ecosistema di Menlo Park – sta caratterizzando, come abbiamo appena specificato, l’approccio di Facebook da diversi anni. Con l’emergenza sanitaria e l’accelerazione di tendenze come il social commerce, è stato letteralmente messo il turbo.
Per rendersene conto basta chiamare in causa anche l’introduzione nel feed del Marketplace dei prodotti venduti online dalle aziende che hanno attivato Shops on WhatsApp (abbiamo parlato di questo tema in un post del blog di You&Web, sottolineando anche l’attuale impegno di Facebook relativamente all’ottimizzazione di tale integrazione).
Da non trascurare accanto a tutto ciò è pure l’arrivo dei sondaggi nei direct di Instagram, novità annunciata sempre il 30 settembre da Facebook. Questi ultimi, saranno visibili anche nelle chat di gruppo cross-app.
Che implicazioni può avere tutto questo per chi, come te, utilizza Facebook e le altre piattaforme della galassia Zuckerberg per il proprio business? Come già accennato, in questo caso più che sui cambiamenti del momento bisogna concentrarsi su quelli a lungo/medio termine, nello specifico sulla futura integrazione delle piattaforme di messaggistica dell’ecosistema Menlo Park.
Se si vuole rendere tutto questo funzionale ai numeri del proprio business – in particolare se è coinvolta la vendita online – è nodale cementare la community sui social, risultato che dipende da aspetti come la gestione strategica dei gruppi e dal miglioramento dell’engagement attraverso strumenti come i già citati sondaggi.
Cruciale è anche lavorare sulla qualità e l’esaustività delle interazioni private. Come dimostrano i numeri messi in primo piano da Statista, che parlano del raggiungimento, entro il 2022, di 138 milioni di utenti attivi su Messenger solo negli USA, la messaggistica privata è una delle forme di connessione social preferite dagli utenti. La tendenza, da diverso tempo ormai, è infatti focalizzata sulle interazioni in gruppi piccoli e intimi piuttosto che sulla condivisione di post pubblici, già da anni in calo (con conseguente necessità, da parte di Facebook, di esplorare nuovi orizzonti di monetizzazione).
Alla luce di ciò, utilizzare gli strumenti di messaggistica istantanea mettendo in primo piano chiarezza dei contenuti, esaustività, empatia e immediatezza delle interazioni – per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il customer care di Amazon è un modello a livello mondiale – può rivelarsi una strada utile per fidelizzare i clienti e per acquisirne di nuovi.
Cosa pensi di queste dritte? Hai già avuto modo di metterle in atto nella tua strategia social? Dicci la tua sui social di You&Web!