Twitch rappresenta un’opportunità di grande interesse per i brand che vogliono rimanere al passo con i trend del web e sfruttarli in maniera efficace. Se stai pensando di iniziare a utilizzare la piattaforma di video streaming più famosa al mondo, nelle prossime righe puoi trovare alcuni consigli pratici.
Parliamo di numeri
Come in tutti i casi, anche in questo è necessario, per comprendere il fenomeno, parlare di numeri. Per Twitch, la svolta è arrivata, dopo quasi un decennio di storia, tra il 2019 e il 2020.
Come si può leggere in questo articolo del magazine The Verge, la piattaforma ha chiuso lo scorso anno con il numero di ore visualizzate – 17 miliardi – più alto di sempre fino ad ora. Si tratta di un risultato che ha quasi bissato i numeri del 2019, anno che si è chiuso con 9 miliardi circa di ore di contenuti visti.
Dietro questo aumento esponenziale c’è ovviamente l’emergenza sanitaria causata dal SARS-CoV-2 e la scelta, da parte di tantissime persone, di dare sempre più spazio al gaming nelle proprie giornate.
Influencer marketing su Twitch: le dritte più importanti
Quando si parla dei vantaggi di Twitch per i brand, un doveroso cenno deve essere dedicato all’influencer marketing (gli streamer si rivolgono a un’utenza tra i 16 e i 34 e con una netta maggioranza di soggetti di sesso maschile).
I motivi per cui vale la pena considerare questa piattaforma nell’ambito della propria strategia di influencer marketing sono diversi; tra i principali, oltre alla presenza di diversi formati pubblicitari, è possibile annoverare il legame solido e genuino che i creator hanno con i follower.
Per comprenderne la natura è il caso di rammentare che, a differenza di Instagram, in questo caso non è presente un algoritmo che promuove i nuovi contenuti agli utenti. Quando si parla di Twitch, si inquadra un contesto dove l’utente fidelizzato riceve una notifica quando lo streamer al cui canale è iscritto carica dei nuovi contenuti.
Chiarito questo aspetto, non resta che capire, guardando alcuni esempi, le più importanti dritte che i brand dovrebbero prendere in considerazione. Una di queste riguarda il fatto di mettere sempre in primo piano la creatività senza dimenticare lo spirito della sfida (e, ovviamente, la scelta di creator in target con i valori del marchio).
A ricordarlo ci pensa la collaborazione tra Ninja, uno degli streamer storici della piattaforma, e UberEats. Dopo un ordine da parte di Richard Tyler Blevins – così si chiama il gamer professionista all’anagrafe – il team digital di UberEats lo ha sfidato, nel tempo della consegna, a concretizzare il maggior numero possibile di uccisioni nel corso di una partita di Fortnite, promettendo di associare a ciascuna di esse l’1% di sconto riservato ai suoi follower.
Lo sconto è arrivato al 25% e la risposta è stata così consistente da portare UberEats, che aveva inizialmente pensato alla proposta del codice sconto per tre giorni, a ridurre la possibilità di utilizzarla a un giorno soltanto.
Un altro consiglio da seguire per i brand che vogliono approcciarsi in maniera efficace all’influencer marketing su Twitch riguarda il fatto di orientarsi verso creator che, al di là dei numeri del canale, abbiano dato vita a format immediatamente riconoscibili e in grado di trasmettere autenticità – valore che si è rivelato fondamentale nella campagna di You&Web per la scuola di programmazione 42 Roma Luiss – ed entusiasmo all’utenza.
Questo è il caso di Tucker Boner, più noto su Twitch come iiJeriichoii. Il suo canale è stato scelto da Ubisoft per sponsorizzare il gioco South Park: the Fractured But Whole. Il motivo? La sua tendenza a ricorrere spesso al format della reazione iniziale e, di riflesso, a mettere in primo piano una genuinità che aiuta tantissimo ad aumentare la fidelizzazione dei follower.
Altri consigli
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei consigli per i brand che vogliono sfruttare al massimo le potenzialità di Twitch. Tra le strade più semplici da seguire rientra il fatto di ospitare sul proprio canale dibattiti e tavole rotonde con esperti. Approccio utile ai fini dell’ottimizzazione della reputazione del brand – è stato molto utilizzato da Bernie Sanders nel corso della campagna per le primarie del 2020 – ha l’oggettivo vantaggio di richiedere pochissime risorse per quanto riguarda la produzione del contenuto.