25 novembre: comunicazione gentile e gender inclusive per il tuo brand

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Istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne è un’occasione che le aziende hanno per riflettere sulla loro comunicazione, sul livello di inclusività di genere adottato e sui toni.

Dramma che è stato oggetto di ulteriori attenzioni con lo scoppio dell’emergenza sanitaria e con la necessità, per molte donne, di trascorrere del tempo sotto lo stesso tetto con una persona maltrattante e con molte meno possibilità rispetto al passato per fuggire, quello della violenza di genere è un universo di problematiche che possono trovare nella comunicazione un canale di sensibilizzazione ed educazione.

Una delle strade che si possono intraprendere è l’adozione di quella ‘comunicazione gentile’ che il sociologo Fausto Colombo cita nel suo libro Ecologia dei Media, pubblicato nel 2020 per i tipi di Vita & Pensiero.

In questo volume si parla di un “manifesto per la comunicazione gentile”, un approccio alla comunicazione che ricalchi la sua funzione originaria, ossia la creazione di un legame con la lucida consapevolezza del fatto che “ogni comportamento scorretto crea vittime”.

Questa modalità di gestire la comunicazione online dovrebbe essere messa in primo piano dai brand. Lo stesso vale per l’attenzione all’inclusività di genere. Se stai cercando consigli in merito per la tua presenza online, nelle prossime righe di questo articolo potrai trovare alcune dritte preziose.

Semplicità e riconoscibilità

Comunicare in maniera efficace il proprio impegno nel contrasto alla violenza di genere implica, se si punta a essere davvero efficaci, un focus su semplicità e riconoscibilità immediata.

Questo è il caso della campagna che, nel 2019, è stata promossa da TikTok e UN Women India per sensibilizzare l’utenza in merito alla piaga della violenza di genere nel subcontinente asiatico.

Utilizzando un social in fortissima crescita, sono stati messi in primo piano semplicità e coinvolgimento diretto dell’utente attraverso una sfida rap con l’hashtag #KaunsiBadiBaatHai e tramite l’utilizzo del colore arancione, simbolo universale di un futuro privo di violenza per le donne e le ragazze.

La potenza dello storytelling

Nell’ambito di una comunicazione mirata a sensibilizzare al problema della violenza contro le donne e soprattutto alle strade percorribili per la sua risoluzione, non si può non chiamare in causa la potenza dello storytelling, messa in primo piano da Avon nella campagna #SpeakOutListenUp.
Quest’ultima ha visto diverse donne con un passato di maltrattamenti raccontare in prima persona sia la violenza subita, sia il percorso di rinascita attraverso il lavoro di rappresentante del brand di cosmetici (una vera e propria narrazione del viaggio dell’eroe)

Pillole di inclusività di genere

Una comunicazione attenta alle problematiche del mondo femminile dovrebbe essere incentrata, come sopra ricordato, sull’inclusività di genere. Fare attenzione a questo aspetto è, dati alla mano, un grande vantaggio per il tuo brand. Per capire quanto, puoi fare riferimento a uno studio condotto da Microsoft Advertising e intitolato The Psychology of Inclusion and the Effects in Advertising, lavoro che ha sottolineato come, oggi come oggi, i brand che mettono in primo piano una comunicazione inclusiva siano percepiti come più autentici.

Quando si trattano le questioni relative all’universo femminile, valorizzarla può significare:

  • Studiare a fondo la propria audience anche attraverso uno strumento come le Stories di Instagram grazie al quale è possibile, tramite domande e sondaggi, farsi un’idea delle persone che seguono il brand, scoprendo le numerose sfaccettature – professionali, culturali etc. – della quotidianità femminile.
  • Ripensare ai format dei tuoi contenuti sulla base delle esigenze quotidiane che il target ha in un determinato momento. Se, per esempio, stai progettando una rubrica di alimentazione naturale infantile per il tuo e-commerce di oggettistica per l’infanzia, anche se hai sempre creato articoli può essere utile iniziare una video serie in modo da venire incontro meglio alle mamme che devono gestire smart working e compiti genitoriali.
  • Individuare uno scopo preciso per ogni contenuto – per esempio, nel caso di Avon, raccontare l’influenza che il lavoro di rappresentante ha avuto sulla vita delle donne con un passato di violenza – in modo da minimizzare il rischio di rendere l’approccio gender inclusive e i messaggi di sensibilizzazione totalmente fini a se stessi.